Cevricalgia

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Con il termine cervicalgia intendiamo tutte quelle patologie dolorose a carico del rachide cervicale. 

La sua natura può essere traumatica associata ad una sintomatologia acuta o degenerativa caratterizzata da una sintomatologia cronica. Nel primo caso la causa più frequente è il “colpo di frusta” tipico degli incidenti stradali o di traumi sportivi e poi spondilolisi o spondilolistesi, fratture vertebrali. Nel secondo caso sono diversi i fattori causali. In primis con l’avanzare dell’età aumenta la frequenza di fenomeni di spondiloartrosi. Poi bisogna considerare gli errati atteggiamenti posturali con il mantenimento di posizioni viziate protratte (ad esempio davanti al pc o alla tv, durante l’utilizzo di telefonini o tablet) che portano alla formazione di ernie discali, contratture della muscolatura cervicale e del cingolo scapolare. Infine i fattori individuali che permettono l’insorgenza di artriti infiammatorie o patologie tumorali.

Sintomi principali

  • cefalea/cervicalgie
  • dolore al collo
  • dolore generalizzato o irradiato (cervicobrachialgia)
  • vertigini
  • rigidità articolare della cervicale (difficoltà nel ruotare o inclinare il collo)
  • Perdita del controllo degli sfinteri
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Altri sintomi:

Spesso i pazienti riferiscono di avere la sensazione di avere della sabbia tra le vertebre.

Le compressioni nervose a questo livello possono determinare parestesie (formicolio, sensazione di calore/bruciore) alle braccia/mani ma anche alla viso (nevralgia del trigemino), anche gli acufeni (ronzii o rumori a un’orecchio) fanno parte di questi sintomi. In stadi più avanzati si possono percepire rumori articolari, difficoltà nel sonno e alterazioni cranio/mandibolari.

Falsi Miti:

Girare con il finestrino aperto in macchina, non asciugarsi i capelli, accendere l’aria condizionata e il meteo non sono fattori che “fanno venire la cervicale” sono fattori contribuenti che non fanno altro che alterare la contrattilità della muscolatura cervicale e in caso di problematiche pre-esistenti le fanno scatenare.

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Come curarlo

Il primo obiettivo del programma terapeutico è il controllo del dolore e il recupero della mobilità attraverso l’utilizzo di terapie fisiche e terapie manuali che dopo attenta valutazione sono in grado di dare movimento ai segmenti meno mobili e quindi rendere più naturale il movimento.

Una volta recuperato il ROM articolare è necessario il rinforzo della muscolatura deficitaria della zona cervico-dorsale, scapolo-omerale e dell’arto superiore, è consigliabile inoltre iniziare un’attività aerobica consentita dal dolore per un recupero metabolico globale.

Il programma terapeutico termina con la ripresa del gesto sportivo specifico in campo in caso di atleti e comunque fino al raggiungimento della condizione fisica pre-trauma con esercitazioni posturali, propriocettive e con focus esterni per un recupero neuro cognitivo ottimale.

Bibiliografia

The efficacy of manual therapy and exercise for treating non-specific neck pain: A systematic review

Manual therapy versus therapeutic exercise in non-specific chronic neck pain: study protocol for a randomized controlled trial

Manipulation and Mobilization for Treating Chronic Nonspecific Neck Pain: A Systematic Review and Meta-Analysis for an Appropriateness Panel

Effect of maitland mobilization in cervical and thoracic spine and therapeutic exercise on functional impairment in individuals with chronic neck pain

Cost-effectiveness of spinal manipulative therapy, supervised exercise, and home exercise for older adults with chronic neck pain